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Marvel Masterworks: X-Men 6 e l’era di Neal Adams
Giant-Size X-Men 1, datato 1975, è da molti oggi considerato -probabilmente a ragione- il fumetto più importante nella storia degli X-Men. Più ancora di X-Men 1 del 1963. Perché il team ‘vero’ degli X-Men, quello amato e osannato, quello con anche Wolverine, Tempesta, Colosso e Nightcrawler, fa il suo esordio solo su Giant-Size X-Men 1.
La domanda, quindi, piuttosto brutale, è: c’era vita nel mondo degli Uomini X prima di quel mitico albo di metà anni settanta?
La migliore risposta giunge con Marvel Masterworks: X-Men 6.
Pubblicato da Panini Comics in data 23 maggio 2019, l’elegante volume contiene il ciclo degli X-Men del leggendario autore Neal Adams.
Adams lavorò sulla serie dal n.56 al n.63, su testi di Roy Thomas, e poi ancora nel n.65, su testi di Dennis O’Neil.
Si tratta di una sequenza di albi dove gli eccezionali disegni di Adams conferiscono alle vicende narrate una straordinaria dose di dinamismo ed energia.
La suddivisione delle tavole per linee diagonali, le inquadrature innovative, le figure dinamiche dei personaggi danno vita ad alcune tra le pagine a fumetti più suggestive di sempre. Una su tutte, a nostro avviso: tavola 12 di X-Men 57, col drammatico volo della Bestia in caduta libera da un grattacielo.
Gli X-Men di Neal Adams, più volte ristampati anche in lingua originale, sono memorabili. E sono tutti contenuti in Marvel Masterworks: X-Men 6.
Oltre alla run di Neal Adams, il nuovo Masterworks dedicato agli X-Men racchiude altre storie. Numeri precedenti (X-Men 54 e 55) e successivi (fino a X-Men 66, ultimo comic book con storie inedite, prima che la serie intraprendesse il sonnolento cammino delle ristampe, da cui si sarebbe ridestata -in modo impetuoso- solo con Giant- Size X-Men 1).