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Il creatore di Crime Does Not Pay uccise una donna, finì in carcere, e morì assassinato

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copertine di crime does not pay

Crime Does Not Pay fu una serie a fumetti americana di grande successo pubblicata dalla casa editrice Lev Gleason tra il 1942 e il 1955. La serie narrava storie di criminali basati in parte su personaggi reali. E lo faceva in modo sensazionalistico, non risparmiando eccessi e violenza.

I creatori e editors di Crime Does Not Pay erano Charles Biro e Bob Wood, che contribuirono alla serie anche come autori.

Sul finire degli anni quaranta Crime Does Not Pay vendeva oltre un milione di copie a numero.

La collana non sopravvisse alla scure censoria della Comics Code Authority, istituita nel 1954. Edulcorata nei contenuti per adattarsi ai dettami del codice, dopo pochi mesi chiuse i battenti.

A quel punto le vite dei due creatori di Crime Does Not Pay presero traiettorie divergenti.
Biro iniziò una carriera nella pubblicità e poi divenne un graphic designer per la rete televisiva NBC. Wood invece, già con problemi di alcol e dedito al gioco d’azzardo, andò a fondo, fino ad arrivare ad essere protagonista in prima persona di eventi estremi che, ironia della sorte, avrebbero potuto essere narrati su Crime Does Not Pay.

Nel 1958 Bob Wood fu arrestato dalla polizia per aver assassinato una donna nella stanza 91 dell’Irving Hotel di New York. La vittima era Violette Phillip, e con lei Wood aveva trascorso 11 giorni in quella stanza d’albergo,  bevendo, facendo sesso e discutendo ferocemente.  L’ultima discussione era degenerata nella violenza e Wood, in preda ai fumi dell’alcol (accanto al cadavere furono rinvenute diverse bottiglie di whiskey vuote), aveva picchiato a morte la donna con un ferro da stiro.
Wood fu trovato dalla polizia ubriaco e con gli abiti imbrattati di sangue in una stanza del Regina Hotel, dove si era recato a bordo di un taxi dopo l’omicidio. Al tassista Wood aveva raccontato l’accaduto, dicendogli di voler dormire un paio d’ore e poi di volersi suicidare gettandosi nel fiume. Il tassista aveva avvertito la polizia, che aveva quindi rinvenuto il cadavere della donna e arrestato Wood.

Bob Wood, condannato per omicidio, ricevette tuttavia una pena leggera e scontò solo 3 anni di carcere.
In prigione, non perse però il vizio del gioco d’azzardo, e finì con l’indebitarsi con altri detenuti. Debiti che non poteva a quel punto pagare, non avendo più soldi.
Un anno dopo il suo rilascio, fu ucciso dai tipi con cui si era indebitato, e che evidentemente si erano stufati di aspettare. Il suo corpo fu trovato su una strada del New Jersey.

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Blog amatoriale, scritto da Stefano Bellesi. Viene aggiornato senza una periodicità predefinita. Non percepisce ricavi. Le immagini presenti sono riprodotte a soli fini di critica e di discussione e sono © dei rispettivi editori e/o autori aventi diritto.