Focus
Spectacular Spider-Man e il suo remake: il confronto
Spectacular Spider-Man e il suo remake: il confronto
Articolo di Gino Litta
Spectacular Spider-Man del 1968
Nel luglio 1968 la Marvel pubblica “Spectacular Spider-Man”, rivista in formato gigante e in bianco e nero destinata a lettori “maturi”.
L’albo è di altissima qualità con i testi di Stan Lee e i favolosi disegni di John Romita!
La storia verte sugli intrighi del politicante Richard Raleigh, che mira a diventare sindaco di NY. Dietro l’apparenza di cittadino modello che vuole riportare l’ordine in città questo sinistro personaggio in realtà si avvale di ogni mezzo per raggiungere il suo scopo ed ha schiavizzato un gigantesco bruto per sbrigare i lavori sporchi.
Il bianco e nero verrà abbandonato già dal secondo numero della rivista che presenterà l’attesissimo ritorno di Goblin in multicolor e che sarà l’ennesimo capolavoro del team Lee/Romita.
Il “remake” del 1973
Ma torniamo al primo numero che in Italia passa alla storia anche per la fantasiosa traduzione dell’Editoriale Corno “Lo il mostro”… Nel 1973 di questa epica storia viene realizzato un “remake” pubblicato su Amazing Spider-Man dal n. 116 al 118.
Il motivo è semplicemente quello di dare un po’ di respiro all’indaffaratissimo art director John Romita, ma la storia è comunque curata nei minimi dettagli, ampliata e aggiornata rispetto all’originale.
Quasi tutte le vignette sono ritoccate (tutte le capigliature dei personaggi ad esempio) e intere sequenze vengono completamente riscritte, anche perché non si può più usare il deceduto capitano Stacy che viene sostituito da Robertson, vengono eliminate e sostituite le scene di Peter in moto che nel 1973 non utilizza più e viene aggiunto anche un criminale mascherato, il “Distruttore”: è lui a controllare il gigante chiamato “il Frantumatore”, ma dietro la sua maschera si cela sempre il buon Raleigh. I cittadini non lo scopriranno mai, ma anche in questo caso il povero neo-sindaco non potrà godersi la vittoria elettorale causa il tragico epilogo.
Questa nuova versione ampliata con parecchie tavole nuove di zecca risulta davvero ben realizzata, forse non ha tutta la potenza grafica dell’evocativo originale bianco e nero, ma è uno dei pochi casi di “fill-in” di qualità davvero eccelsa!
Continuity
Una curiosità: su Daredevil n. 42 del 1968 Raleigh appare in combutta con Jester e alla fine viene ritrovato il suo cadavere… quindi già Spectacular Spider-Man era in continuity col Marvel Universe! Come si giustifica allora l’inserimento ufficiale nel mondo di Spider-Man solo 4 anni dopo? Materia da no-prize direbbe Stan Lee…